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Letizia De Rosa

LA DONNA CHE VORREI CONOSCESSI PRIMA DELL'ASSISTENTE VIRTUALE

Benvenuto e benvenuta nel mio blog …

la mia “casa lavorativa”, un angolino tutto mio dove poter condividere con chiunque ne abbia interesse una parte del mio lavoro e una parte della persona che si nasconde dietro a un tradizionale schermo di un pc portatile.


Se torno indietro di qualche anno (ti vedo, lo so che stai già contando gli anni 😅) mi ricordo di una ragazzina con la testa tra le nuvole e i piedi ben saldi a terra, circondata dalla sua amata musica, con un diario o un quaderno sempre in borsa per annotare tutti i pensieri che volavano liberi nella mia testolina immatura da adolescente. Non sapevo bene cosa volessi, chi avrei voluto essere, ero ribelle, leggevo continuamente ed ero in continua rivoluzione con il mondo intero, tenendo stretti i libri di Oriana Fallaci.


Ricordo di un sogno in particolare: indossavo uno stilosissimo tailleur, elegante e molto femminile, poco trucco in viso e un rossetto rosso, sedevo a un tavolo rotondo e prendevo decisioni importanti. Studiare ragioneria forse mi aveva catapultata in un mondo un po' “serio”, fatto di numeri, di ragionamenti, di certezze, e ai tempi interpretai quel sogno come la voglia di diventare importante, nel senso di trovare un mio posto nella società, un ruolo rispettato, essere presa davvero in considerazione e avere qualcosa di importante da dire.


Ero tra le poche, o probabilmente l’unica, ad aspettare con ansia il giorno della verifica di Italiano: quello era il momento in cui potevo essere davvero quello che volevo, un tutt’uno con la mia penna, senza filtri, libera di scrivere e di lasciarmi travolgere dalle parole, motivo per cui amavo particolarmente scegliere i temi liberi (non mi entusiasmava l’idea di scrivere di questo o quell’altro poeta, né di temi di attualità, a meno che non potessi aggiungere il mio animo peperino sul tema).


E così, in mezzo al turbinio di emozioni provocatomi dal periodo adolescenziale e ai vari sogni in tasca, ha avuto inizio il mio percorso universitario alla volta di Milano, un viaggio di sola andata … chi come me ha abbandonato tutte le certezze che aveva per affrontare l’incertezza di un futuro che nessuno conosceva, sa quanto sia o sia stato difficile. No, non mi riferisco al dover cucinare per me stessa, a riordinare casa o a dover prendermi cura di me stessa da sola, la mia famiglia ha sempre fatto in modo che io crescessi forte, indipendente, sicura di me, per cui anche se non sempre in maniera semplice, ho affrontato di volta in volta le varie montagne che si palesavano durante il percorso.


Come tutti ho inciampato, ho avuto momenti di sconforto, ho pensato di mollare (ah no, questo non l’ho mai pensato giuro 🦾😉), ho pensato si di non farcela, per poi gioire dei successi, brindare, ridere con le labbra e soprattutto con il cuore e con gli occhi, per poi ritrovarmi nuovamente in una fase di incertezza.

Il periodo universitario è stato un bel trampolino di lancio nel mondo degli adulti, detto da una che fino a poco tempo prima aveva quasi la presunzione di credere di aver già imparato abbastanza dalla vita.


E poi il mondo del lavoro, quel gigante cattivo che rimette in discussione parecchie carte in tavola, che scopre alcuni lati del tuo carattere che non conoscevi, che smuove qualcosa da dentro (anche se non in tutte le persone si intende): un mondo talvolta spietato, fatto spesso anche di squali, mi dicevano, un mondo in cui la parola amico non esiste, dove ognuno punta ad accoltellarti per avere un vantaggio anche di brevissima durata, un mondo fatto di invidie, di falsità, di raccomandazione, di superficialità, di mancanza di tempo libero, di voglia costante di ferie, di colleghi invidiosi, di datori di lavoro irrispettosi, di lavoratori frustrati … non tutto così nero si intende 😉.


Dove voglio arrivare con tutti questi discorsi e pezzi di vita?

Semplice! Al punto in cui, dopo anni di esperienze lavorative diverse e di certo importanti per la mia formazione, proprio quando tutto sembrava giunto ad una sorta di stallo, eccola li la lucina che come sempre mi ha proposto un cambio di direzione: eh si, se non ho sottolineato bene il concetto, ogni volta che qualcosa non funziona la mia lucina mi chiede di interrogarmi bene, di studiare a fondo cosa non va e di riprendere in mano le redini per scrivere un nuovo capitolo. Potresti pensare che equivalga a mollare e potresti aver ragione, ma perché nascondersi tra quattro mura sempre più strette quando puoi puntare al cielo e volare?


Io ho sempre voluto volare, spiccare il volo! E così mi sono rimessa in discussione e ho pensato a quanto sarebbe stato interessante e sfidante abbandonare la certezza di un lavoro fisso per dar vita ad un’attività tutta mia, mettendo alla prova ogni lato di me, sia a livello caratteriale sia a livello puramente professionale. Mi sono ritrovata commerciale, commercialista, avvocato, imprenditore, consulente, formatore (per semplicità utilizzo nomi al maschile, non vogliatemene per favore). Tutto questo mi ha motivata incredibilmente al punto da capire di essere finalmente dove desideravo, felice e sicura di me come in quel sogno di tanti anni fa.


Quello che ha fatto la differenza?

Poter contare sull’appoggio di persone che hanno sempre creduto in me, forse più di me stessa. Senza i miei genitori, mio fratello, la nonna che tutti vorrebbero e mio marito probabilmente non sarei qui a tediarvi ma starei invece leggendo la vostra versione di voi stessi con molta sana invidia.

Ricevere aiuto non mi ha resa più debole, anzi, ha accresciuto la fiducia in me stessa, mi ha permesso di vedere ciò che vedevo io ma da altre prospettive (magari migliori rispetto alla mia), di vedere oltre ciò che limitatamente vedevo o volevo vedere, di scoprire i miei limiti e avere gli strumenti per superarli o convivere con loro.


Sono sempre stata un’instancabile combattente, un caterpillar, una che non badava a orari e giornate particolari della settimana pur di completare un lavoro … fin quando non mi è stato offerto un aiuto! A quel punto è stato come se fosse scattato qualcosa di forte: trovavo interessante e altamente motivante imparare quante più novità possibili così da poter delegare a qualcun altro ciò che avevo imparato, permettergli di crescere ed avere allo stesso tempo modo di crescere infinitamente. Una sorta di circolo virtuoso nel quale ogni componente della stessa attività trovava importante la sua figura!


Questo mix tra l’essere riuscita a concedere spazio a chi avrebbe voluto aiutarmi e aiutare a mia volta ha rappresentato la molla che ha fatto partire il progetto in cui credo fortemente, quello che mi vede oggi come un’Assistente Virtuale, quella personcina di cui parlerò prossimamente e che svolge da remoto svariate attività a supporto di liberi professionisti e aziende, liberandoli da attività di routine o straordinarie che vorrebbero delegare a qualcun altro.


Eccoti qui quindi la donna che vorrei presentarti, una donna che ha imparato l’importanza della parola aiuto, della condivisione, della collaborazione, che ogni giorno si impegna affinché questi principi si diffondano ovunque, perché ha capito quanto crei valore dare e arricchire l’altro per arricchire anche se stessi (eh no, non penso al valore economico della parola 😅).


Non è una donna perfetta, anzi, ma è disposta a fare un passo indietro.

E' una siciliana atipica, se consideri che il suo accento è andato via chissà dove (😅).

E' vulcanica, verace, emotiva e come il vulcano che l'ha vista crescere si "accende facilmente" per le cose in cui crede. Ammetto di aver alleviato i toni nel corso degli anni, prontissima a dimostrarlo!


Insomma, credo di aver scritto tutto quello che avevo piacere di condividere.


Grazie per aver letto fin qui …


E tu, hai mai vissuto momenti di incertezza nei quali hai deciso di cambiare direzione?

Ti invito a lasciare un commento per raccontarmi la tua esperienza!


CORAGGIO non è sempre paura di cadere ... ma voglia di volare!






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